Avvocato specialista: i nuovi settori di specializzazione e indirizzi di afferenza

Avvocato specialista: riformati i settori di specializzazione e introdotti gli indirizzi di afferenza. Decreto Ministero della Giustizia 1 ottobre 2020, n. 163

Con il Decreto del 1 ottobre 2020, n. 163 recante “Regolamento concernente modifiche al decreto del Ministro della giustizia 12 agosto 2015, n. 144, recante disposizioni per il conseguimento e il mantenimento del titolo di avvocato specialista, ai sensi dell’articolo 9 della legge 31 dicembre 2012, n. 247” il Ministero della Giustizia è intervenuto a riformare il Decreto del 12 agosto 2015, n. 144 recante il Regolamento per il conseguimento e il mantenimento del titolo di avvocato specialista, a norma dell’articolo 9 della legge 31 dicembre 2012, n. 247” con efficacia dal 27/12/2020.

In particolare, rileva la riformulazione dei settori di specializzazione, con la previsione per tre di essi anche di indirizzi di specializzazione, con ripercussioni sulle modalità di conseguimento della qualifica di specialista. Inoltre, rilevano le modifiche afferenti al numero di incarichi fiduciari per anno per l’acquisizione del titolo di specialista e al colloquio innanzi la Commisione nominata dal Consiglio Nazionale Forense.

Di seguito, una scheda sintetica della riforma.

Avvocato specialista: i nuovi settori di specializzazione e gli indirizzi di specializzazione

Il D.M. 1 ottobre 2020, n. 163 riordina i settori di specializzazione, diminuendone il numero da diciotto a tredici ed individuando per tre di essi gli indirizzi di specializzazione:

a) diritto civile, che ricomprende i seguenti indirizzi di specializzazione:

  • diritto successorio;
  • diritti reali, condominio e locazioni;
  • diritto dei contratti;
  • diritto della    responsabilita’    civile,    della responsabilita’ professionale e delle assicurazioni;
  • diritto agrario;
  • diritto commerciale e societario;
  • diritto industriale, della proprieta’ intellettuale e dell’innovazione tecnologica;
  • diritto della crisi di impresa e dell’insolvenza;
  • diritto dell’esecuzione forzata;
  • diritto bancario e dei mercati finanziari;
  • diritto dei consumatori.

b) diritto penale, che ricomprende i seguenti indirizzi di specializzazione:

  • diritto penale della persona;
  • diritto penale della pubblica amministrazione;
  • diritto penale dell’ambiente, dell’urbanistica e dell’edilizia;
  • diritto penale dell’economia e dell’impresa;
  • diritto penale della criminalita’  organizzata  e  delle misure di prevenzione;
  • diritto dell’esecuzione penale;
  • diritto penale dell’informazione,  di  internet  e  delle nuove tecnologie.

c) diritto amministrativo, che ricomprende i seguenti indirizzi di specializzazione:

  • diritto del  pubblico  impiego  e  della  responsabilita’ amministrativa;
  • diritto urbanistico, dell’edilizia e dei beni culturali;
  • diritto dell’ambiente e dell’energia;
  • diritto sanitario;
  • diritto dell’istruzione;
  • diritto dei contratti pubblici e dei servizi di interesse economico generale;
  • diritto delle autonomie territoriali  e  del  contenzioso elettorale;
  • contabilità pubblica e contenzioso finanziario-statistico.

d) diritto del lavoro e della previdenza sociale;

e) diritto tributario, doganale   e   della   fiscalita’ internazionale;

f) diritto internazionale;

g) diritto dell’Unione europea;

h) diritto dei trasporti e della navigazione;

i) diritto della concorrenza;

l) diritto dell’informazione, della comunicazione digitale e della protezione dei dati personali;

m) diritto della persona, delle relazioni familiari e dei minorenni;

n) tutela dei diritti umani e protezione internazionale;

o) diritto dello sport.

L’avvocato specialista può chiedere che nell’elenco degli avvocati specialisti formato e aggiornato da ciascun Consiglio dell’ordine siano specificati l’indirizzo o gli indirizzi annoverati all’interno del settore di specializzazione, comunque sino a un massimo di tre per ciascun settore.

Avvocato specialista: percorso formativo e comprovata esperienza, dottorato di ricerca

È appena il caso di ricordare che il conseguimento e il mantenimento del titolo di avvocato specialista, ai sensi dell’art. 9 L. 31 dicembre 2012, n. 247 recante la “Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense“, avviene all’esito positivo di percorsi formativi almeno biennali o per comprovata esperienza nel settore di specializzazione.

La novella prevede che con riferimento ai settori di specializzazione “a) diritto civile”, “b) diritto penale” e “c) diritto amministrativo” cui si ricollegano i indirizzi di specializzazione, il  titolo  di specialista si acquisisce a seguito della frequenza con profitto  dei percorsi  formativi   ovvero   dell’accertamento   della   comprovata esperienza  relativamente  ad   almeno   uno   degli   indirizzi  ricompresi nel settore di specializzazione.

Nel caso di domanda fondata sulla comprovata esperienza,  il Consiglio Nazionale Forense convoca l’istante per  sottoporlo  non più ad  un colloquio sulle materie comprese nel settore di specializzazione, bensì ad un più opportuno colloquio per l’esposizione  e  la  discussione  dei  titoli  presentati  e   della documentazione prodotta a dimostrazione della  comprovata  esperienza nei relativi settori e indirizzi di specializzazione. Inoltre, tanto con riferimento al conseguimento che al mantenimento del titolo, l’avvocato  deve aver  trattato  nel  quinquennio  non più quindici incarichi professionali fiduciari rilevanti per anno, bensì dieci. In ogni caso, la Commissione esaminatrice, anche in deroga al numero minimo di incarichi per anno, tiene conto della natura e della particolare rilevanza degli   incarichi   documentati   e   delle    specifiche caratteristiche del settore e dell’indirizzo di specializzazione.

Il titolo di avvocato  specialista, inoltre,  può  essere  conferito  dal Consiglio Nazionale Forense anche in ragione  del  conseguimento  del titolo di dottore di ricerca, ove riconducibile ad uno dei settori di specializzazione.

L\'autore

Avvocato già iscritto presso l’Ordine degli Avvocati di Enna, funzionario presso pubblica amministrazione. Formatore presso la Scuola Forense dell’Ordine degli Avvocati di Enna dal 2017 al 2019, in cui ha dapprima curato il piano formativo e dopo anche coordinato l’attivatà dei formatori. Fondatore e direttore di Iter Iuris – Portale di informazione giuridica.